Diario di una gastronauta alle prime armi.

venerdì 9 settembre 2016

Piatti italiani ..che italiani non lo sono affatto!

La cucina italiana vanta un patrimonio gastronomico tanto vasto quanto vario, e si sa, che questo comporta contaminazioni e rivisitazioni di molte delle ricette tipiche della tradizione culinaria del nostro paese. Tuttavia c'è una bella differenza tra modificare un piatto tradizionale e.. inventarne uno di sana pianta! ebbene sì, sparsi per il mondo ci sono piatti "italiani" che italiani non lo sono affatto!
Eccovene una lista con qualche piccola curiosità!


  • "Spaghetti & meatballs
Quante volte nei film americani vediamo gustare questo piatto definito "tipico della tradizione italiana" quando noi qui in Italia non ne abbiamo mai sentito parlare ? questo piatto non fa effettivamente parte della nostra tradizione tuttavia è entrato a farne parte nell'immaginario del popolo americano grazie all'arte di arrangiarsi tipica degli emigrati italiani che si avventurarono negli States nei primi anni del 900'. Spaghetti e pomodori in scatola erano fra i pochi alimenti italiani che tutti si potevano permettere e così, non appena il tenore di vita di questi "italians" migliorò il classico piatto di spaghetti si arricchì del taglio di carne più economico, la carne macinata. 


  • Chicken parmigiana
Si tratta di una versione della classica parmigiana di melanzane in cui al posto di usare le melanzane si utilizza del petto di pollo fritto. Naturalmente questa ricetta in Italia non esiste ma si è diffusa a partire dalla comunità italo-americana residente soprattutto nel nord America.




  • Pineapple pizza  
Chiamata anche "Hawaian pizza" tratta di pizza condita con.. ananas. 
Penso non ci sia altro da aggiungere.



  • Fettuccine Alfredo 
La storia di questo piatto è particolare. Questa ricetta infatti fu effettivamente inventata dallo chef italiano Alfredo di Lelio, che non riusciva a trovare nulla che la sua graziosa moglie gravida volesse mangiare; ma come divenne celebre all'estero?
semplice, perchè fu proposta dallo stesso chef nel suo ristorante a turisti americani e non solo come piatto tipico della nostra cucina nonostante si trattasse di una banale più calorica e meno salutare rivisitazione di un piatto di pasta al burro. Oggi è una delle ricette che non può mancare nei ristoranti "italiani" sparsi per il mondo, nonostante in Italia non venga nemmeno riconosciuta come "ricetta tradizionale".

1 commento:

Ines ha detto...

STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note "fettuccine all'Alfredo" (“Fettuccine Alfredo”).
Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna, Alfredo Di Lelio decise di trasferirsi in un locale in una via del centro di Roma, ove aprì il suo primo ristorante che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1950 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, gli disse che lui era un “attore” della cucina romana nel mondo e gli consigliò di attaccare alle pareti del ristorante le sue foto con i noti personaggi soprattutto dello spettacolo, del cinema e della cultura in genere che erano ospiti di “Alfredo”. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza – sezione Attività Storiche di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
Ines Di Lelio